Chi mi conosce sa che io, il più delle volte, depongo sempre il mio bisogno di baraccume in un angolino .

Cerco di abbracciare la modalità peace and love o, se preferite, la modalità “non è vero ma ce credo”, comunque non sono propensa ad abboccare a tutto quello che il web cerca di propinarci.

‘Sto secondo posto in classifica crea assuefazione.
Critico la rincorsa alla zona Champions, mi ammorba le partite, però…
A me la gestione delle partite così non piace tanto, se c’era possibilità di continuare così come nei primi trentacinque minuti sarei stato più contento. Probabilmente potevamo chiudere la partita”. [Sarri]

È un insano masochismo che non riesco nemmeno ad ammettere a me stessa e che devo metabolizzare ancora. ‘Sto bisogno di ansiogenare la mia esistenza.

Per sommi capi …..

Servirebbe un moderatore del baraccume
visto il gossip becero col quale alcuni portano a casa la pagnotta spingendo su titoloni surreali.

Ma, tra ammorbamento secondo posto e siparietti, non disdegno il trash degno di questo nome.

Sarò però carina, lo giuro. Mi limiterò a commentare il contesto e poi, boh, in verità non mi sembra proprio una roba caduta dal cielo.

Maurizio Sarri ha analizzato in conferenza stampa la vittoria della Lazio contro il Sassuolo.
Dopo un’analisi del match, il rammarico per la condizione non al top di Immobile, lo sperticamento in lodi per FELIPE e l’approvazione a MARCOS ANTONIO, qualcuno muove la spinosa domanda.

“Le parole di Tare?”

SARRI:
«Cosa penso delle sue parole? Io ho una testa e penso con la mia e non mi interessa più di tanto.

Io come dico sempre a livello di organico non siamo tra le più forti e se vogliamo diventare una grande squadra dobbiamo farlo con il collettivo. Il nostro limite è la mancanza di ricambi di altissimo livello nel reparto offensivo che è quello che decide le partite. Io penso che se riusciamo ad arrivare tra le quattro vuol dire che siamo andati oltre le individualità e ci siamo arrivati col collettivo. Ma c’è ancora molto da soffrire».

In conclusione….

Io mi auguro che, con estrema pazienza e tanta determinazione, la Lazio riesca pian piano a capovolgere pronostici e sfighe varie che vedono il San Siro come un tabù.

Mi auguro un ribaltone che certi ribaltamenti nemmeno i voti di Costantino Della Gherardesca in “Quattro matrimoni”.
Senza fretta, senza siparietti trash ma con tanta concretezza e con tutti i gufi giù dai trespoli.

Baci baci, Xoxo.

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